Sicurezza ed estetica: ecco come impermeabilizzare i terrazzi con il miglior materiale
Permettono di usufruire di preziosi spazi all’aperto anche in città e all’interno dei centri storici, ma purtroppo balconi e terrazzi sono strutture particolarmente soggette ai danni causati dagli agenti atmosferici. Infatti, sole, freddo, pioggia, ghiaccio e neve mettono costantemente alla prova la resistenza delle superfici esterne.
Proprio per evitare pericolose infiltrazioni, preservare la stabilità e l’estetica, è importante proporre delle soluzioni d’intervento efficaci: andiamo allora a scoprire come impermeabilizzare terrazzi e balconi, ovvero quale materiale e tecnica utilizzare per garantire un risultato ottimale.
I possibili danni causati dalle infiltrazioni su terrazzi e balconi
Sia in fase di costruzione che di ristrutturazione è necessario progettare balconi e terrazzi in modo corretto, così che possano durare a lungo nel tempo e preservare anche tutti gli elementi estetici per anni. Le strutture esterne, d’altronde, sono minacciate da acqua e precipitazioni come neve e grandine che possono causare infiltrazioni e quindi:
- Danni strutturali: il continuo ciclo di espansione e contrazione dell’acqua dovuto alle variazioni di temperatura può creare fessure e crepe, indebolendo la struttura stessa.
- Formazione di muffe: l’umidità è il terreno ideale per la crescita di muffe che non solo danneggiano le superfici, ma che rappresentano una minaccia per la salute di chi vive nell’abitazione.
- Deperimento estetico: le infiltrazioni d’acqua determinano la formazione di macchie, sbiadimento e desquamazione delle superfici, distruggendo l’aspetto originale dei balconi e dei terrazzi.
- Spese aggiuntive: rimediare ai danni causati dalle infiltrazioni può essere costoso e richiede tempo. Ciò comporta la chiusura temporanea di spazi esterni o la sostituzione di materiali danneggiati, con conseguenti spese aggiuntive per i proprietari dell’immobile.
Nei casi più gravi, laddove non venga effettuata una manutenzione ordinaria e, quindi, una corretta installazione di impermeabilizzanti, può addirittura accadere che la struttura crolli, stroncata dal peso eccessivo che l’acqua al suo interno ha creato nel tempo.
Come impermeabilizzare il terrazzo e i balconi? Da dove iniziare
Impermeabilizzare terrazzi e balconi è fondamentale per prevenire danni strutturali e infiltrazioni d’acqua che possono compromettere l’abitabilità degli spazi interni e la durabilità delle strutture esterne. L’operazione consente di creare una barriera protettiva contro l’acqua piovana, l’umidità e gli agenti atmosferici, evitando problemi come muffe, distacchi delle piastrelle e degrado del calcestruzzo.
Di seguito, una guida su come procedere per ottenere un’impermeabilizzazione efficace e duratura.
1. Valutazione della superficie
Prima di cominciare qualunque lavoro, è importante esaminarelo stato della superficie. Controlla la presenza di crepe, distacchi o vecchi strati di impermeabilizzazione deteriorati. Se il terrazzo o il balcone è piastrellato, fai attenzione anche alle fughe: verifica che siano ben sigillate e prive di danni, poiché eventuali infiltrazioni potrebbero partire proprio da queste aree.
2. Preparazione della superficie
La superficie deve essere pulita e priva di polvere, grasso o altri residui – se necessario, utilizza detergenti specifici per rimuovere ogni impurità -. Eventuali crepe e giunti danneggiati devono essere riparati con materiali specifici, come malte sigillanti o resine epossidiche. Se sono presenti strati di impermeabilizzazione vecchi o non più efficaci, infine, è importante rimuoverli completamente prima di procedere con il nuovo trattamento.
3. Scelta del materiale impermeabilizzante
Esistono diverse soluzioni per l’impermeabilizzazione di terrazzi e balconi. La scelta dipenderà dalle caratteristiche specifiche del tuo spazio e dal tipo di finitura desiderata. Ecco alcune delle opzioni più comuni:
- Poliurea a caldo, applicata ad alta pressione con macchinari specifici, permette di realizzare grandi metrature in poco tempo. Si tratta di una membrana liquida bicomponente che, una volta applicata, forma un rivestimento continuo, elastico e senza giunti che asciuga in pochi secondi.
- Poliurea a freddo, monocomponente o bicomponente, può essere applicata a rullo o tramite macchine airless. Hanno tempi di posa più lunghi rispetto ad un sistema a caldo, ma anche in questo caso il risultato è un rivestimento continuo, omogeneo e senza giunti, caratterizzato da grande elasticità e capacità di seguire i movimenti del substrato. Ideali per piccole e grandi superfici.
- Membrane bituminose, ossiastrati prefabbricati di materiale bituminoso che offrono una buona protezione contro l’acqua, ma richiedono una posa più complessa rispetto ad altre soluzioni
- Malte impermeabilizzanti. Composti cementizi con proprietà idrorepellenti, ideali per superfici più piccole o per interventi su aree che non richiedono la stessa resistenza delle guaine liquide. Sono facili da applicare e particolarmente indicati per riparazioni localizzate.
4. Applicazione del materiale
L’applicazione dipende dal tipo di materiale scelto, ma generalmente è importante seguire con attenzione le istruzioni del produttore per ottenere il miglior risultato possibile. Se si sceglie un rivestimento come la poliurea, per esempio, è importante applicarla uniformemente, facendo attenzione a coprire tutte le superfici senza lasciare spazi scoperti.
5. Controllo e manutenzione
Una volta completato l’intervento di impermeabilizzazione, è fondamentale monitorare periodicamente lo stato della superficie per assicurarsi che non si formino crepe che potrebbero compromettere l’efficacia della protezione. Un’adeguata manutenzione preventiva aiuterà a mantenere l’impermeabilizzazione in buone condizioni nel lungo termine.
La poliurea, il miglior impermeabilizzante per balconi e non solo
Soprattutto se l’intervento di impermeabilizzazione deve essere effettuato su una struttura esistente, è importante poter proporre una soluzione che non la stravolga. In virtù di questo e del risultato, è essenziale avvalersi della tecnica giusta e di materiali innovativi che rendano la superficie impermeabile e resistente non solo all’acqua, ma anche ai diversi altri fattori che ne minacciano la stabilità.
Ma qual è il miglior impermeabilizzante per balconi e terrazzi? Senza alcun dubbio la poliurea, un polimero termoindurente che si forma dalla reazione chimica tra un isocianato (spesso MDI o TDI) e una diammina o un poliolo: il risultato è una resina estremamente elastica e liquida che, una volta applicata, forma un rivestimento omogeneo e impermeabile.
Infatti, essendo molto flessibile, la poliurea si adatta anche alle superfici più irregolari, quindi asseconda i movimenti della struttura, ad esempio chiudendo le fessure tra le fughe sul pavimento, crepe, fori e lesioni. Inoltre, questo materiale che è considerato una vera e propria tecnologia, resiste al traffico pedonale (ma anche a quello carrabile), non appesantisce la struttura, quindi non compromette la sicurezza e, anzi, contribuisce ad aumentarla, proteggendola dai danni strutturali causati dalle infiltrazioni.
Inoltre, la poliurea è antiradice, antivegetativa e antimuschio, quindi, può essere utilizzata anche per proteggere i tetti verdi e i giardini pensili, come per esempio il bosco verticale che è un elemento fondamentale nelle costruzioni ecosostenibili, oltre che per le fioriere. Questo materiale, infatti, risulta subito calpestabile e consente la creazione di una guaina liscia e omogena in grado di sopportare sbalzi termici, creando una barriera forte e duratura.
L’applicazione della poliurea, possibile sia a freddo che a caldo, è anche molto veloce; quindi, è possibile coprire vasti terrazzi e balconi che, in poco tempo, saranno nuovamente calpestabili.
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